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creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella

 


Muscardinus avellanarius (moscardino)


Muscardinus avellanarius (moscardino)


Muscardinus avellanarius (moscardino)


Muscardinus avellanarius (moscardino)


Muscardinus avellanarius (moscardino)


Muscardinus avellanarius (moscardino)

Scheda naturalistica


Famiglia: Gliridae

 Muscardinus avellanarius Linnaeus, 1758.

Nome comune: moscardino

Nome inglese: hazel dormouse; common dormouse

Nome locale: nizzola, parola di origine onomatopeica: da "niz-niz" suono acuto simile al verso del moscardino

Descrizione: mammifero di piccole dimensioni, peso tra 15 e 40 grammi, lunghezza corpo 6-9 cm e coda di 5,5-7,7 cm. Corpo e coda ricoperti di soffice pelliccia. Adulti di colore inconfondibile: un brillante bruno-arancio sul dorso, che sfuma in bianco crema sul ventre. Giovani più smorti e grigi. Capo con occhi neri sporgenti, orecchie piccole. Zampe con dita munite di unghie e coscinetti plantari, e coda parzialmente prensile consentono all'animale una notevole agilità su ogni tipo di substrato.

Habitat: in ambienti ricchi di vegetazione arbustiva, nel bosco e nella macchia mediterranea, anche nei coltivi: noccioleti e orti arborati con nocciolo, noce, vite, da 0 a 1500 m s.l.m.

Ecologia e biologia: il moscardino è animale difficile da osservare, è attivo di notte nel periodo Marzo-Ottobre, mentre passa l'inverno in letargo.

Caratteristico il suo nido dalla forma sferica, senza apertura evidente, costituito da un intricato intreccio di graminacee secche, corteccia di caprifoglio, foglie di vario genere e muschio. Nel periodo attivo questa struttura è posizionata tra gli arbusti, mentre in inverno, durante il letargo, è situata a livello del suolo o in cunicoli sotterranei.

In natura il moscardino vive circa 4 anni, raggiunge la maturità sessuale ad un anno di vita. Il periodo riproduttivo va da Maggio a Settembre, in natura si riproduce una volta l'anno, raramente anche due, la gestazione dura 22-24 giorni, la nidiata e composta mediamente da 4 cuccioli, ciechi fino a 15-16 giorni, svezzati in 6-8 settimane, restano con la madre circa 10 settimane.

Alimentazione prevalentemente vegetariana, si nutre di fiori e frutti, principalmente nocciole, noci  e pinoli, occasionalmente mangia anche piccoli insetti.

I segni lasciati dal moscardino sulle nocciole sono caratteristici, un buco rotongeggiante contornato dai segni lasciati dai denti, disposti pararelli o un poco inclinati rispetto all'apertura (foto).

In natura la specie è predata da serpenti, mammiferi carnivori e rapaci notturni. 

Fattori di minaccia per la sopravvivenza del moscardino sono la frammentazione e la distruzione dell'habitat. Devastanti, in tal senso sono, nei Lattari e in penisola sorrentina, i numerosi incendi dolosi e l'abusivismo edilizio a danno del bosco, della macchia e dei coltivi tradizionali.  

Note: specie protetta e d'interesse comunitario inserita nella Direttiva Habitat e nelle Liste Rosse. Abbastanza diffusa, ma difficile da osservare, nei Monti Lattari e in penisola sorrentina.

è accertato che localmente, questo piccolo mammifero, è da taluni bracconieri cacciato, insieme al ghiro (Glis glis) e al topo quercino (Eliomys quercinus) per uso alimentare. A tale scopo i cacciatori di frodo durante le notti estive illuminano, con potenti fari, noci e noccioli sparando, con fucili di piccolo calibro, agli sventurati animali che vi si avventurano in cerca di cibo.

Claudio d'Esposito, presidente del WWF Penisola Sorrentina, rifericse che "un vecchio contadino sorrentino, ora deceduto, era solito sparare con fucile ad aria compressa questo adorabile animaletto dagli alberi di agrumi...sostenendo il danno provocato da tale dolce bestiola che, praticamente, "assaggia" con piccoli morsetti i frutti degli agrumi da tutte le piante, in modo casuale, danneggiandone, a detta del contadino, una discreta quantità".

Non di rado esemplari di moscardino sono rinvenuti morti, lungo le strade al margine del bosco, evidentemente schiacciati dalle automobili in transito.

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Testi consultati:

1) COSTA O.G., 1839; 2) CORBET G., OVENDEN D., 1985; 3) D'ANTONI S., et al.(a cura di), 2003; 4) MAZZONE P., RAGOZZINO A. 2006; 5) MINELLI A. (a cura di), 2002.

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Muscardinus avellanarius (moscardino)


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Immagini e testo a cura di Ferdinando Fontanella


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