creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
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Scheda naturalistica Famiglia: Coprinaceae Coprinus picaceus (Bull.) Gray Nome comune: fungo dell'inchiostro Commestibilità: specie sgradevole, probabilmente tossica, non commestibile. Descrizione: fungo dall'aspetto caratteristico: slanciato, colore scuro, carne poco consistente, odore fetido. Cappello tra 4 e 8 (10) cm di diametro; da giovane campanulato-cilindrico, racchiuso in una guaina biancastra, a maturità piano di colore bruno fuligginoso con ampie placche biancastre, residuo della guaina giovanile. Lamelle libere, prima bianche poi rosa-brune, infine a maturità si sciolgono in un liquido nero insieme alla parte esterna del cappello. Gambo lungo anche 13-15 cm, cavo, cilindrico, più ampio in basso, di colore bianco con superficie finemente squamosa. Habitat: cresce comunemente nei boschi di latifoglie. Periodo: fine estate - inverno. Note: qua e là nei boschi di latifoglie dei Monti Lattari e della penisola sorrentina. L'etimologia di questo fungo è assai curiosa: il nome Coprinus deriva dal greco Ḳpros che significa sterco, ad indicare la preferenza del genere per i terreni grassi e ben concimati; l'epiteto specifico Picaceus ha origine dal latino Pica ossia Gazza (Pica pica), a sottolineare la somiglianza cromatica tra il cappello del fungo e l'uccello. In letteratura è riportato anche un curioso uso pratico: nell'antichità questi funghi, raccolti a maturità avanzata e quindi con le lamelle deliquesenti, erano usati per produrre nero inchiostro da scrittura. Potrebbe interessarti: Testi consultati: 1) ASSOCIAZIONE MICOLOGICA ITALIANA NATURALISTICA TELEMATICA “AMINT”, 2010; 2) PANDOLFI M., UBALDI D., 1987; 3) ROCA E., et al., 2007; 4) SINISCALCO C., et al., 2013; 5) SPORTELLI C., 1979. |
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Immagini e testo a cura di Ferdinando Fontanella |